lunedì 8 aprile 2013

"L'Amore non è razionalità" : luoghi comuni sulla presunta complessità femminile

Caro Antares,
le ragazze spesso, parlando delle loro storie d'amore e cercando il mio consiglio, mi dicono con aria saccente che l'amore non è razionalità. A me pare che coprano così un mare di stronzate palesi che fanno!
 Ma significa?? Io a volte nemmeno riesco a consigliare o capire le donne, perché mi sembrano impermeabili alle mie idee, anche le più semplici.
Freud morì chiedendosi cosa vogliono le donne: tu invece ti sei risposto?

Peppe

Caro Antares,
ho sentito dire che "laddove noi facciamo aritmetica, le donne fanno equazioni differenziali". Non ho mai capito in cosa consista questa famosa superiorità mentale della donna!
Tu che dici?

Alessio

Carissimi Peppe e Alessio,

in effetti avete ragione. 

Reputo Cuore e Ragione collaboranti in una persona sana, e reputo che esistano donne intelligenti e donne stupide, come vale anche per noi, ci sono uomini intelligenti e uomini stupidi.

Peppe, le donne tirano questo jolly quando hanno appena commesso qualche idiozia.
Noi siamo più coerenti: ammettiamo che il pisello ci guida come un fatale ago magnetico, ma quando si tratta di QUELLA irrazionalità, subito parlano contro.

Prova tu a dire "l'amore non è razionalità" quando giustifichi il tuo adulterio: scoprirai che Miss Irrazionalità ha la coerenza e la lucidità aggressiva e dialettica di un avvocato tedesco.

Generalmente, come avete notato, nel luogo comune odierno la donna "deve" essere superiore sia quando fa la matta (contro il razionalismo), sia quando fa la razionale (contro il becero animalaccio che è l'uomo).

Ora vi spiego due cose:
prima due righe sulla razionalità in generale ed il famoso conflitto cuore-ragione;
e poi parliamo del discoro più ampio in cui rientra l'argomento, ossia quello cui accenna l'amico Alessio, la presunta superiorità mentale femminile.

APPUNTO FILOSOFICO SU CUORE E RAGIONE

Facciamo il punto sulla razionalità e il cuore:
(peraltro mi date modo di iniziare a scriverlo proprio oggi, nei giorni dell'Angelo Mumiah, l'Angelo dell'Irrazionale, 16-21 Marzo):

Non è che si possa dire che l'amore non è razionale:
caosmai, si può dire che non è razionalISTA.

L'istinto sta alla ragione come l'esploratore sta al cartografo;
come il direttore sta alla segretaria;
come il cliente sta all'avvocato;
come il traffico sta alla segnaletica e ai vigili urbani.

Il che comporta 3 cose:

1 - Le forze hanno delle dinamiche loro, delle correnti loro, che la ragione può capire o meno (il non capire una cosa non significa che sia irrazionale, può voler dire anche soltanto che il limite è della tua comprensione).

 2 - Non esiste un'azione razionale di per sé, come non esiste un ufficio "segretarista": la segretaria è ancillare al direttore.
Non esiste una strada "segnaleticista", esiste al massimo una strada ben organizzata.

3 - La ragione è neutrale, perché le sue finalità si basano sulle finalità delle pulsioni (cioè, anche un serial killer è razionale quando progetta come far fuori la vittima). Recentemente hanno scoperto che anche nelle decisioni etiche, si attivano più le aree emotive del cervello che quelle razionali: di cui il titolo dello studio, non ricordo di chi, "La morale è un istinto".

(C'è tutta una branca della Filosofia e della Psicologia che studia la Logica e i suoi paradossi, come il pensiero paranoico, o anche pensiamo all'Epistemologia, che studia i limiti della Conoscenza)

Come dicono innumerevoli proverbi, insieme a Pascal che ricopia spudoratamente i Baci Perugina (credo):

"Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce"
"Lancia il cuore avanti a te e poi corri a raggiungerlo" (proverbio arabo)
"Ascolta il cuore, esso conosce tutte le cose" (Coelho)
"il cuore ti dice cosa fare, la testa ti dice il modo migliore di farla " (Lowen)
... e così via.

I cosiddetti "conflitti fra ragione e cuore" delle donne sono in realtà semplicemente:

(turbe emotive) + (lambicchi mentali) +
 (deficit fondamentale dell'azione femminile) =
"Cosiddetto problema fra cuore e ragione".

Tradotto, la donna spesso somma, nei suoi problemi:
- emozioni capricciose
- un mentale complicato
- una fondamentale voglia di vedere cosa fa l'altro, più che agire (lo diceva anche Nietzsche: la felicità dell'uomo sta nell' 'io voglio', la felicità della donna sta nel 'lui vuole')
QUESTO sì. Coprire l'idiozia, no.

Il che crea tutti i problemi d'amore di una donna.

Ad esempio, quando una donna sta da 5 anni con uno che la tratta come la mappina del cesso, quello secondo voi è un problema "d'amore" o è miseramente il segno del suo non volersi accorgere
di qualcosa?
Ovvio che sapete la risposta.

Il ridicolo è che la presunta "irrazionalità dell'amore" viene tirata in ballo il 90% delle volte per banali legacci mental-paurosi: perché se parliamo de I Guardiani del Destino, l'amore che vince sugli schemi eccetera, ok: però se mi tiri in ballo l'Irrazionale per giustificare l'idiozia, no. Allora mi incazzo.

 Ora: veniamo dunque al famoso discorso della superiorità mentale femminile.

LE DONNE SONO REALMENTE PIU' PROFONDE O INTELLIGENTI?

Non solo non ci sono elementi che lo dimostrino, ma ad uno sguardo intuitivo si parano clamorose e inquietanti prove del contrario, quasi:
Basta entrare in una libreria, e leggere i titoli o gli argomenti dei libri destinati alle donne.
Sembrano nozioni elementari per ritardate:

"Come fare a meno di un uomo che ti tortura"
"Impara a volerti bene"
"Se cambia connotati e fugge in Nuova Guinea, non ti ama"
"Se ti decapita e ti brucia in effigie, forse non è l'uomo per te"
"Smettere di amare troppo"

"Smettere di mangiare troppo"
"L'ho sposato e non so perché"
"Ho sposato un cannibale satanista ma oggi sono una donna nuova"

O come diceva un film:
"Donne - che amano uomini - che amano donne - che non li amano"

Bene.
Perché tutto questo?
Beh, l'equivoco sull'intelligenza delle donne nasce da tre fattori, annotateveli:

1 - L'equivoco infantile-scolastico;
2 - Quantità VS Qualità
3 - Parlare e Pensare

Ossia:
1 - A scuola, è vero: le bambine e le ragazze appaiono più intelligenti e mature dei maschi, perché studiano mediamente di più, sono meno scalmanate e vivono già in una condizione femminile quasi piena: il campo delle donne sono le relazioni, quindi una bambina ha già il suo campo, mentre il maschietto prima di fare l'uomo deve crescere almeno un po' (anche se lo è potenzialmente). E' questo il vero motivo per cui le donne studiano di più ma lavorano di meno: finché sei studentessa, essere una bimba matura e secchiona conta, ma quando cresci no. E vieni superata dall'ex-nerd maschio, che alle medie era un coglione fissato coi videogiochi, e da adulto diventa ingegnere e si scopa donne bellissime perché arriva a farsi la macchina di lusso.
Leggete in merito il libro "Perché gli uomini sono stronzi e le donne rompicoglioni" di De Martinis.

Senza contare che, fra l'altro, l'intelligenza scolastica c'entra poco con altre forme di intelligenza (le 8-9 individuate da Gardner): anzi, personalmente ho riscontrato che elevati risultati scolastici sono non solo scollegati dall'intelletto umano in altri ambiti, ma spesso addirittura inversamente proporzionali ad esso. Cioè, noto spesso che persone eccezionalmente dotate a scuola sono incredibilmente stupide a livello umano, relazionale o di sagacia effettiva. Un po' come Forrest Gump, che eccelleva nella vita militare per la sua ottusità. Quindi non è indicativo il rendimento scolastico per stabilire l'intelligenza di una persona.

 2 - Quantità e Qualità invece significa che pensare MOLTO non vuol dire pensare BENE.
Se uno ogni giorno monta un mobile dell'Ikea, non vuol dire che sia un grande bricoleur: è probabile che invece non sappia montarlo bene una volta per tutte. Quindi chi pensa molto in genere non pensa "bene": è come la tecnica nelle arti marziali: una buona tecnica è versatile, il Maestro si muove con semplicità, ha snellito la sua tecnica.
Quindi se le donne sembrano pensare molto, non significa che pensino meglio.

3 - Le donne, sembra confermato anche neurologicamente, in media non sono più emotive ne' più razionali degli uomini: semplicemente, PARLANO dei loro sentimenti di più.
Nel cervello femminile, le aree emotive innervano automaticamente le aree verbali, nel cervello maschile molto di meno.
Per questo, alle due di Notte, un'amica che ti ha tenuto due ore al telefono per parlarti di quanto è stronzo il suo amante, senza arrivare ad alcuna conclusione e senza accettare nessun consiglio, ti saluta ringraziandoti:
perché lei voleva PARLARNE. Non trovare soluzioni.

Quindi il punto non è che le donne siano più sentimentali o più razionali dell'uomo: la differenza sta nel come sono combinate, collegate le due cose.

Sì, le donne sono amabilmente folli.
Curiosamente però, la loro follia è straordinariamente
mirata e selettiva quando scelgono un milionario.
Perché lei è folle, imprevedibile e complicata, pertanto,
prima di sposare un riccone, se ne innamora follemente.

Di fatto, una donna ha emozioni e ragione
quando si innamora di un artista, quando sceglie un uomo ricco con lucidità spietata, e quando scappa dal suddetto ricco con un altro artista, le manifesta ambedue!
Così come un uomo ha emozione e ragione, e si vede quando lo vedi innamorato e incazzato, e per liberare l'amata progetta l'assedio alla fortezza del nemico.

Che poi, se dovessimo dare la palma dell'emotivo e del matto, noi maschi non ci faremmo mancare niente: è vero che le donne sono le menadi delle tragedie greche, ma è pur vero che la follia intesa come genio, creazione, ribellione e FUROR eroico è tipicamente maschile.

(Ne riparleremo in un post sulla giusta follia per conquistare le donne)
Così come la lucidità strategica è maschile, e la lucidità del menage familiare è femminile.
E così via.

Anche fra gli Dei: Atena razionale è donna, mentre gli istintivi Ares, Dioniso e Poseidone sono uomini; però Apollo razionale è uomo, ed Artemide donna.

Mi domandate: come capire le donne?
Ecco, veniamo alla parte pragmatica.
NON C'E' BISOGNO di capire le donne se non per la stretta utilità.
Cioè conquistarle, amarle e così via.

Non cercate di capirle: ponetevi verso di loro avvicinandole a partire dal pisello, e spiegate bene le ali del cuore.
Davvero.

Rifiutate ogni cenno di traduzione o diplomazia:
tanto la mente della donna non è fatta per recepire logiche e soluzioni offerte dall'uomo, ma solo le azioni dell'uomo.

Supponiamo che tu conosca una ragazza, che tu ci esca, e che lei ti dica:

"Vengo da una storia confusa: mi interessa un ragazzo, lui mi ha detto che mi ama, però si scopa altre e dice che non se la sente di stare con me. Ma allora perché mi ha detto che mi ama???"

è evidente che sia un problema ridicolo.
Tantopiù per te, dato che tu la stai portando a cena, e lei dimenticherà quel formidabile amore dannato quando conoscerà un altro a cui accollarsi.
E ancora peggio è come prende in contropiede le ipotetiche soluzioni:

"Mah secondo me non ti ama."
"ma io lo amo!"

"prova a lasciarlo"
"non ci riesco"

"esci con me, ci conosciam...."
"sono bloccata"

"allora costringilo a scegliere così ti levi il dubbio"
"ma io non so se voglio davvero una storia con lui"

A quel punto, una parte di te ha uno scatto di turpiloquio e vorrebbe dirle
"E allora vaffanculo e famme 'na pom...."

- ma il tuo autocontrollo lo stoppa e lo rimanda nelle righe, mentre quella parte di te strattona e torna al suo posto, un po' ingrugnita.

Tu medita così:

quando la donna ti espone una sua complicata e delicatissima questione, tu centrati sul tuo Io e, respirando profondamente, distaccati dalle sue ragioni e visulizza il tuo pene eretto che, emergendo dalla terra, tipo grattacielo attraversa l'aere e sfonda le nuvole, con un rombo tonante.
Quelle nuvole simboleggiano il casino mentale della donna, il tuo darle retta, le preoccupazioni...
Due angeli, danzando attorno alla cima del pisello cosmico, porteranno il motto
"IN HOC SIGNO VINCES"
E visualizzando tutto ciò, pronuncia le parole del Canto 99 di Ezra Pound:

"Il cuore fallico dell'uomo
proviene dal Cielo
fonte chiara di Giustizia
Lo svia l'ingordigia

Il Cuore sia retto, il Fallo percepisca il suo scopo"

Così centrato, come un Re assiso in trono, se la stai corteggiando saprai farlo bene;
e se stai dandole consiglio, saprai consigliare correttamente la donna.
Il più delle volte, cioè, nel darle consiglio la aiuterai semplicemente a capire gli uomini, fungendo da esemplare, o la aiuterai a fare qualcosa a livello tattico.
Non c'è altro modo di dare consigli o dialogare con una donna.

Forza e Onore!

Antares


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