venerdì 19 aprile 2013

Volano parole grosse: questione di vocabolario

Caro Antares,
sono una ragazza di 22 anni, ho molti ammiratori per fortuna, e spesso questa cosa mi viene fatta pesare! Ad esempio, l'altra sera sono uscita con un ragazzo per la seconda volta, e mi sono resa conto che non mi interessava molto, inoltre esco da una storia difficile con un altro, e insomma, non mi sentivo di stare con lui. Lui si è offeso, sembrava non capire, e ha detto una cosa che mi ha molto molto offesa: ha detto che sono troia per rimorchiare in discoteca, ma faccio la preziosa solo con lui.
Questo perché, parlando, gli avevo detto che durante l'Estate mi ero divertita con le mie amiche, e normalmente abbiamo avuto le nostre storielle estive.
Sentendosi rifiutare, mi ha mandato affanculo e io ci sono rimasta molto male: sembrava un ragazzo intelligente e maturo, ha avuto questa reazione da ragazzino...
Perché, se mi è capitato di avere un flirt in discoteca adesso sono tenuta a stare con tutti? Non posso credere che nel 2013 ci sia chi ragiona così! E' pazzesco.

Monica

Caro Antares,
ho 25 anni e sono una donna molto solare e sincera, forse troppo sincera! Siccome nella mia comitiva sanno che sono stata a letto con 15 uomini (erano i miei ragazzi, non ho rubato l'uomo a nessuna!), sembra che io sia zoccola. Quando io non sono tipo che mette le corna a nessuno, ho semplicemente avuto le mie esperienze: alcune più durature, altre estive, altre ad avventura, ma insomma! Ora temo che arrivino voci denigratorie al mio ragazzo attuale, e mi dispiacerebbe molto: specie considerato che ci sono tante finte santarelline che so io cosa fanno in realtà! Cosa mi consigli?
Cristina

Care amiche,

mi date modo, con le vostre missive, di spiegarvi due cose fondamentali: e cioè,

1 - che dovete saperci fare con i ragazzi
2 - il vero significato della parola "troia" in due lingue


Partiamo da quel che lamenta la nostra Monica:

Monica, è normalissimo quello che è successo.
Per un uomo, una donna bellissima è una botta alo cerebro, uno shock, un'urgenza di amare e di essere riamato. Quando vediamo una donna bella, scattano al tempo istesso stupore, desiderio, senso del Divino, volontà di potenza e quant'altro.
Inoltre, ci viene così facile scopare, anche con gente che ci piacicchia così così, che subendo il rifiuto già si sommano:

desiderio folle + facilità di sesso
("non vedo perché non dovresti voler fare l'amore con me, mica c'ho la lebbra")

Queste due cose possono essere compensate dalla castità della ragazza: l'equilibrio precario del vaffanculo si gioca tutto sul poter dire "Vabbé, ma lei è una brava ragazza ammodo, è normale che devo sudarmela". Nemmeno la tua 'brutta storia difficile' serve a dissuadere l'amante, perché OGNI donna esce da una brutta storia difficile - anche se intervisti una bambna di 5 anni ti dice che ha sofferto per amore - e quindi il seduttore avveduto se ne sbatte i coglioni e ci prova lo stesso.
Non con la bambina. Dico, ci prova con la ragazza. :)

A quel punto, la goccia che fa traboccare il vaso del turpiloquio è sapere che tu hai trescato in discoteca con un tizio.In vacanza con le amiche.
A Ibiza. O Mykonos. O dove che sia.
Alla faccia sua (non è vero, ma lui la interpreta così).
E allora no, allora si crepa fragorosamente la diga del vaffanculo, e te lo tieni prendendola con filosofia.
Attenzione:
Non perché sia una tua colpa, ma perché devi capire il pathos del giovane uomo, che ha urgenza di amarti e gustare il tuo amore, e scopre che quello che lui si sta cercando di sudare con uscite e cene, un coglione che hai incontrato a Ibiza lo ebbe senza problemi.
Quello della discoteca era di certo homo osceno et laido, e il nostro beniamino se ne andrà a casa borbottando idee genocide e fantasticando deliri di apocalisse nucleare su Mykonos e dintorni.

Foto di propaganda di regime:
"Tornando a casa, troverete i vostri
figli, che una ha snobbato
per concedersi a Ibiza.
Fate loro una carezza, e dite:
Antares è il vostro Sire e vi darà
10 vergini se prenderete parte
alla Sua Causa. "
Digli che scrivesse a me, 'che il mio blog è rifugio d'ogni uomo che vuol essere un'alternativa alla movida, e insieme progetteremo la mia imminente dittatura.
Dagli il mio indirizzo mail!
Un giorno, potrebbe affacciarsi al balcone dittatoriale appena dietro di me, coi gradi di gerarca, e gli darò un harem di 10 vergini, tutte cresciute prive di discoteca.


Allora certo, insulti e offese varie a parte (che magari non è il caso), meritano compassione e comprensione le pene dell'ammiratore frustrato che torna a casa con le palle blu.
Comprendilo, magari digli di non insultarti troppo, per pura "decenza", ma benedicilo e auguragli buone scopate con altre.
Anzi, presentagli due amiche tue disposte all'amore, la prossima volta portagliele come i capponi che Renzo Tramaglino porta al Dott. Azzeccagarbugli.
Questo tributo farà risarcimento di:

- avergli fatto lavare la macchina, mettere benzina e portarti al pub, ottenendone testicoli enfiati e dolenti, ed un pippone ululante davanti al ben gratuito porno di Internet;

- esserti recata in un luogo immondo come la discoteca (dovrebbe essere segnato sui documenti come l'astensione dal voto: a seconda di quante volte ti sei recata in discoteca, una penalità o pecuniaria, o sociale. Del tipo: sei stata 20 volte in discoteca? Aumento di 1 euro sulla spesa per ogni volta. Pizza bianca? 22 euro. CocaCola in lattina? 21,50. E così via. Una tassa punitiva.)

- averlo offeso retroattivamente concedendoti al tizio in vacanza. Lo so che non lo conoscevi ancora a lui, ma lui soffre.

Scherzi a parte, d'altronde, che pretendete da noi?
Quando voi subite un rifiuto, amiche mie, cosa fate?
Subito insultate il rifiutatore, date del frocio a lui, e della troia a TUTTE quelle che a lui piacciono.
Ecco, un uomo rifiutato, in modo speculare si arrabbia, e dà della troia a te. Niente di strano.

E veniamo ora al senso della parolona:
"Troia", checché ne dica Schliemann, in Italiano è la scrofa, e nel vocabolario maschile e femminile ha significati del tutto diversi: circa 6 in quello maschile, e circa 3 in quello femminile:

Dal dizionario maschile:
TROIA, s.f., trò-ja:
1) Donna che fa mercimonio di sé, prostituta prezzolata;
2) Donna fedele, ma particolarmente maiala a letto, godereccia, spesso monogama seriale ma con un vissuto sessuale ricco, per la sua onesta e salubre voglia di sesso: in questo senso si chiama molto più frequentemente "maiala" (cfr la lettera di Cristina);
3) Donna ufficialmente infedele ed afroditica, di molti amanti, simpatica e allegrona, sinceramente ninfomane e amata e rispettata da tutti, salvo compatire chi la sposa;
4) Donna che è infedele al proprio uomo, traditrice, a prescindere dai costumi ufficiali;
5) Donna repressa e acida, misandrica e misogina insieme, ipercritica e che ha sbotti di ninfomania occasionali (troia repressa)
6) In generale, donna cattiva e voltagabbana, ma qui l'insulto è usato come generico, figurato, come "stronza".

Dal dizionario femminile:
TROIA, s.f., trò-ja:
1) Stronza, generico
2) Qualunque donna che non sia affiliata alla cricca della donna che parla, e che si trovi ad avere una rivalità con lei.
es.: Ex del proprio fidanzato, usurpatrice di parcheggio, donna più magra che l'ha urtata nella folla, cose così.
3) Meretrice, prostituta (raramente usato in questa accezione)

Inoltre, una ragazza ha sempre una visione estremamente lassa di cosa significhi essere troia:
conosco una ragazza che in una sola vacanza è riuscita nell'ordine a (le freccette indicano la sequenza cronologica):
lasciare un tizio a Roma per andare a "riflettere" -> Darla a uno appena conosciuto in vacanza -> darla all'assistente di volo -> darla a me, al ritorno -> tornare col tizio che aveva lasciato all'inizio.
Insomma, era la Mission Impossible della fica:
sarebbe stata capace di buttarsi col paracadute, ghermire un altro paracadutista, dargliela in aria, e riatterrare.

Eppure, dava della mignotta a quasi tutte le donne che conosceva.
Ogni donna si trova a dover essere
due donne: la santa e la seduttrice.
Da come combina le due cose, da come
le integra, dipenderà essere:
una sapiente, un'ipocrita o una zozza.
E' la norma: ed è la norma anche quello che dice Cristina, cioè che "molte sono finte sante".
E qui vi do la Verità definitiva: pronte?

La verità definitiva, a riguardo, è che non c'entra la morale.
E' notevole come non abbiate mai capito per bene questa cosa semplice.
Quando un uomo ti dà della mignotta, mica è un discorso morale!
Significa soltanto che tu rientri in una di quelle 6 categorie di cui sopra, che non sono uguali fra loro.

Per esempio, la nostra Cristina:
Cristina è l'emblema della categoria maiala, in senso buono.
Lei ha avuto in dono questa grande capacità di godere dell'amore, e giustamente si è sempre procurata la materia prima, cioè l'uomo.
Ora, essendo onesta, vorrebbe metter su famiglia con il ragazzo attuale, e teme la nomea.
Fai bene a temerla: tu sei innocente, ma siccome, come ho detto prima, non c'entra niente la morale, ormai la frittata è fatta. Nessuna dimostrazione di onestà rimedierà al fatto crudo che 15 uomini si sono accaniti su di t... ehm, scusa: hanno giaciuto con te nel talamo d'amor.

Non è in ballo la tua qualità morale. A lui darà fastidio il puro fatto territoriale, slegato dalla tua moralità e dal fatto che tu sei fedele.
E' ovvio che una donna bugiarda e traditrice sia peggio di te! Certo! Ci mancherebbe. La sincerità consente di capirsi senza ipocrisie, però c'è sempre modo e modo di giocarsela: sia nelle abitudini, e sia nel raccontarlo.

Hai due alternative:
- o farai come fanno tutte oggi, cioè cercherai di cambiare le regole del Tao, per poi lamentarti di non trovare uomini "maturi", crogiolandoti nel complesso della donna troppo speciale alle prese con gli infantili (falso);
- oppure correrai ai ripari per farlo contento e coglionato, prendendo lezioni da una maestra di seduzione.

Inutile fare fantapolitica a riguardo: non conta che siamo nel 2013, le cose funzionano così.
Se volete andare d'accordo con gli uomini, o quantomeno non avere problemi di intesa, non mi stancherò mai di ripeterlo:
fatevi insegnare tutto da una sacerdotessa!
Trovatevi una maestra di savoir-faire al femminile (il più delle volte sarà una parente o amica matura, di gioventù scanzonata, esperta di uomini) e prendete appunti!
Io, da uomo, posso insegnarvi semplicemente cosa offende o non offende un uomo (scrivetemi all'uopo).
Lei invece vi insegnerà cose come:

- Rifiutare un uomo senza buttarla sul politico, sul diritto o su altre puttanate moderne;
- far credere al vostro uomo che il suo pene è spaventosamente imponente, a priori, anche se non è vero;
- galateo a tavola (ad esempio, non elencare le scopate estive se uno stronzo vi ha appena aperto la porta del ristorante col sorriso);
essere zoccole con classe (importantissimo: non 'gattemorte' e non 'ipocrite': ho detto 'di classe', è diverso).

E così via.

In questo modo, avrete la vostra seduttività, la vostra femminilità, anche la vostra troiaggine, Dio la benedica per carità - ma col buonsenso almeno.

Fatemi sapere!
Forza e Onore!

Antares

(PS: allego il link ad un mio articolo correlato:
http://anticocodice.blogspot.it/2012/09/il-velo-la-cintura-di-castita-et.html )





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