Osho? Ocio!

Un santone buono: lui come vedi cerca di prendersi per il culo
da solo, non cerca di prendere per il culo TE.

Caro Antares,
amo un uomo molto sui generis, che segue un percorso spirituale (Osho, alchimia trasformativa, Vipassana, e tante altre cose) ed ha una visione tutta sua della coppia. All'inizio, io ero gelosissima e lo volevo tutto per me, poi ho cominciato ad entrare nei suoi ragionamenti, mi sono detta "e se avesse almeno in parte ragione?". E ho lavorato su di me. Quando io sentivo arrivare la gelosia, quando sapevo che lui era con altre, o che lui non voleva sentirmi per due settimane e spariva, non pensavo a dargli contro, ma capivo (e quante volte lui me l'aveva detto!) che spettava a me decidere cosa fare di quel dolore: se arrabbiarmi, o cogliere l'occasione per lavorare su di me.
Ora sono felice perché lo amo, non sono innamorata: lo amo, è diverso. Lo amo anche se sparisce, anche se sta con un'altra, perché ho lavorato su di me e non sul cercare di cambiare lui.
Tu che ne pensi?

Adele, Firenze

Conan riflette sulle stronzate che ha
detto il tuo ragazzo.

Cara Adele,

prova a dargli un calcio nelle palle.

Col collo del piede.

Velocissima di coscia, all'inizio del movimento, per impedirgli di reagire, e stendendo bene lo stinco con una bella strattonata di quadricipite.

A frusta, SBAM! Un calcio epico.

Ma col Vipassana, passo passo gli passerà, e tu stasera non gli passerai la passera en passant, pazienza.

Infatti, secondo quando dice quest'uomo, STA A LUI decidere cosa fare di questo dolore: se prendersela infantilmente con te, o lavorare sul dolore e trasformarlo.

Sono tanto carini, questi "Oshi dei poveri".

Loro sono per l'evoluzione dell'Umanità, però il culo così per trasformare le emozioni lo devono fare sempre gli altri.

Criticano tanto i preti, ma in fondo sono anche loro farisei: loro godono, e tu devi espiare i peccati.

Allora, quando uno è un guru, ma il lavoro sporco deve farlo tutto l'altro, sai com'è... puzza un po' la cosa.

Meglio per certi versi un donnaiolo semplice, che un predicatore:

io per esempio non invento scuse, se vuoi proprio stare con un errante esci con me, almeno io ti risparmio il "lavoro su di te" che ti sciroppi per non accorgerti della tua condizione.

Non mascherare la tua sofferenza con una ridicola edulcorazione. 

Se no fai come l'amico de Mustafà: 

che ce l'aveva in culo e diceva che stava a scopa'. 

E' più onesto uno che ti pone davanti la cosa cruda, oppure paradossalmente al limite uno che mente semplicemente, inventando scuse, che uno che tira in ballo l'Alchimia emotiva per mettertelo colà.

Insomma... Osho.... OCIO! ;)

Antares

PS: Non ce l'ho con Osho, beninteso. E' un autore simpatico, godibile, ma in fondo dice tutto e il contrario di tutto. Dichiaratamente. Ad esempio, in Ricominciare da Sé dice che apprezza due uomini che si uccidono a vicenda con la spada senza fare una piega. Chiedigli se ci ha mai provato, con un amico suo.

0:-)